Intervento del Segretario Generale di Ente Fiera Promoberg
DR.LUIGI TRIGONA
Non c’è manifestazione, nel panel di Promoberg, che costituisca una peculiarità espositiva come la Campionaria. Ci sono diversi motivi che concorrono a rendere questa Fiera diversa dalle altre. La Campionaria, in un certo senso, da 35 anni rappresenta di per sé, oltre che una fiera, una festa di carattere nazional popolare, nell’accezione più, se si può dire, gioiosa del termine. I tempi sono cambiati, ma la Campionaria ha mantenuto il suo smalto, “vincendo” anche la concorrenza di altre formule commerciali. E’ un “unicum” fieristico che non tramonta mai. I motivi sono diversi, ma alla base c’è, credo, proprio un’affettività tutta bergamasca verso questo evento, nato quando ancora i centri commerciali non c’erano. I numeri parlano chiaro; con decine di migliaia di ingressi, intorno ai 130 mila, e grazie ai molteplici settori merceologici e alla variegata presenza di prodotti, la Campionaria è senz’altro l’appuntamento più amato del calendario fieristico di Promoberg. Da alcune edizioni l’ingresso è gratuito e a questo elemento promozionale si aggiunge quest’anno un altro motivo di interesse. Abbiamo inaugurato il Polo fieristico il 25 ottobre di 10 anni fa proprio con questa manifestazione ed abbiamo ideato un concorso “Premiati in Campionaria”. Compilando una semplice cartolina, verranno estratti a sorte e premiati 4 visitatori.
Quattro degli oltre centomila visitatori avranno un motivo in più per tornare a casa contenti, ma i motivi di soddisfazione non mancheranno neppure agli altri. Ho ricordato come proprio in questi giorni, dieci anni fa, inaugurammo in concomitanza con la Fiera Campionaria che allora celebrava la 25esima edizione, la Fiera di Bergamo. Dopo due lustri di attività possiamo dire, senza tema di smentita, che la Fiera, costituisce così come altre importanti strutture, penso ad esempio all’aeroporto, una formidabile opportunità per l’economia bergamasca. In questo quadro di soddisfazione generale, pur contrassegnato da un ultimo quinquennio di crisi, vorrei evidenziare alcuni concetti chiave del nostro modus-operandi. Abbiamo colto la necessità di un’attività fieristica volta alla definizione di nuovi modelli coerenti con una società in continuo movimento, sempre più flessibile, e grazie alla configurazione strutturale-modulare del Polo Fieristico, la nostra attività è meno standardizzata. Dalla semplice vendita di spazi espositivi ci siamo proiettati verso una scelta di servizi collaterali di valore aggiunto: specializzazione degli eventi, forme di intrattenimento, con una sempre maggior rilevanza di congressi, workshop e manifestazioni collaterali. Volendo riassumere il concetto, possiamo dire che l’impresa che partecipa alla fiera non offre più soltanto beni e servizi ma l’esperienza che ne deriva, ricca di sensazioni che si creano nel visitatore; in questo senso interpretiamo la tendenza in atto. In quest’ottica si inserisce, uno dei motivi di interesse della Campionaria.
Lascio ad altri il piacere di illustrare le novità per soffermarmi su un gradito ritorno, quello di Carlo Faggi, in arte Mago Fax, e del suo “Illusionarium”. Un museo, se così possiamo definirlo, di illusioni ottiche. il mondo che ci circonda è illusorio? Ha una sua realtà, oppure è vuoto e ci appare in modi differenti a seconda di come lo percepiamo? Palline in realtà immobili che sembrano animarsi di vita propria, rulli che prendono inspiegabilmente a rotolare, oggetti che ingrandiscono e rimpiccioliscono sfidando ogni legge naturale. Ci sono infiniti modi con cui è possibile ingannare il cervello, inducendolo a credere di vedere cose che in realtà, grazie alle illusioni ottiche, non esistono proprio. Il termine “illusione” è già di per sé pieno di fascino e mistero e quello che ci proporrà Faggi, nella grande area a lui dedicata, è un viaggio in un mondo fantastico. A volte ingannare il cervello è facile, basta un’immagine ben disegnata, piena di motivi geometrici ridondanti e colorata per proiettarci in un’altra dimensione. Realtà o fantasia? Difficile etichettare quel momento nel quale si sperimentano sensazioni che vanno oltre la superficie dell’oggetto. Non c’è trucco, non c’è inganno; cosa fa cadere in tranello occhio e cervello creando ciò che in realtà non c’è? Una domanda che, di sicuro, ha una sua risposta. Con piacere Ente Fiera Promoberg ha sostenuto questo filone attrattivo con una mission operativa che trova la sua ragion d’essere in una sensibilità ed attenzione ad un mondo, ad un segmento artistico che, da secoli, incanta ed affascina persone di ogni età. Piccoli incanti che la Campionaria ospita e che si accompagnano all’attrattività, anche questa, un po’ magica dell’evento.
Luigi Trigona
Segretario Generale Ente Fiera Promoberg
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