In Fiera Bergamo fino a domenica 19 gennaio 2025 prosegue Italian Fine Art (IFA) mostra mercato dedicata all’arte antica e all’alto antiquariato

Bergamo 16 gennaio 2025Dopo l’ottimo riscontro di critica e pubblico (oltre 12mila ingressi) ottenuto nel week end scorso con l’accoppiata di Promoberg formata dalla 20esima edizione di Bergamo Arte Fiera (BAF), mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea, e dall’ottava edizione di Italian Fine Art, la mostra mercato focalizzata sull’arte antica e alto antiquariato (IFA) sta proseguendo ad illuminare (fino a domenica 19 gennaio, sui 6.500 mq del padiglione A) le migliaia di opere (le più antiche sono datate sei secoli fa) portate a Bergamo da 97 Gallerie in rappresentanza di gran parte delle regioni italiane. Per promuovere l’arte e la cultura anche tra le nuove generazioni, confermato l’ingresso gratuito per i ragazzi e le ragazze minori di 12 anni.

 

Tra le novità da rilevare quest’anno vi è certamente il più efficace controllo sull’autenticità delle opere proposte a IFA grazie all’introduzione di un Vetting Committee in collaborazione con FIMA (Federazione Italiana Mercanti d’Arte), con gli esperti che hanno portato avanti un meticoloso esame su ogni pezzo, sulla sua autenticità, condizione e attribuzione, per garantire l’oggetto esposto.

Le due mostre mercato sono state arricchite da numerosi eventi collaterali (tra cui diversi proseguono fino al termine di Ifa), curati da Sergio Radici, storico promotore dell’arte a tutto tondo.

 

L’abbinata Baf e Ifa si è sempre contraddistinta per abbinare alla ricca area espositiva un nutrito calendario di eventi collaterali – evidenzia Sergio Radici, curatore del public program – che arricchiscono l’offerta e consolidano Bergamo quale luogo significativo di promozione dell’arte della cultura in Italia”. “Il primo weekend di apertura di IFA – spiega Armando Fusi, curatore dell’area espositiva di Italian Fine Art – ha registrato un forte interesse e un vivace fermento commerciale, con la partecipazione di un pubblico attento e preparato. Grazie anche ai nuovi espositori che ci hanno accordato la loro fiducia, le proposte di quest’anno consentono di avvicinarsi a capolavori, ma anche a oggetti e opere più accessibili che consentono di arricchire la propria casa di tanta bellezza e storia».

 

IFA prosegue con alcuni fiori all’occhiello: La mostra “Giovanni Carnovali detto Il Piccio nei capolavori di un’importante collezione privata”, a cura di Giovanni Valagussa, che omaggia uno dei maggiori interpreti della pittura dell’Ottocento italiano. Le 22 opere esposte sono rappresentative della produzione ritrattistica, centrale nella ricerca dell’artista, in cui è evidente il suo interesse per la fisiognomica, tratto tipico della produzione artistica lombarda, alla quale il Carnovali si riferiva. Da segnalare la presenza del ritratto di Luigi Cogrossi detto lo Zio che per qualità va avvicinato ai migliori ritratti del primo periodo cremonese del Carnovali;

La mostra “Francesco Coghetti. Dipinti, bozzetti e disegni inediti” curata da Marco Fabio Apolloni, titolare dell’antica galleria antiquaria W. Apolloni di Roma, che partecipa con un piccolo ma significativo contributo alla conoscenza di un grande pittore bergamasco dell’800, Francesco Coghetti (Bergamo 1802-Roma 1875) che a Roma si trasferì a poco meno di vent’anni, nel 1821, divenendo, nel corso della sua lunga carriera onorata da numerosissime e prestigiose committenze, caposcuola della pittura della Roma pontificia – avendo come solo rivale l’amico e collega anconitano Francesco Podesti (1800-1895) – dal regno di Gregorio XVI fino alla fine del potere temporale di Pio IX, quando Roma divenne italiana.



Inoltre, sabato 18 gennaio, alle ore 11 nell’area Talk (Galleria centrale), lo storico dell’arte Giovanni Valagussa parlerà di: “Giovanni Carnovali detto Il Piccio, nei capolavori di un’importante collezione privata”.



Fino a domenica 19 si possono inoltre continuare ad ammirare due delle tre installazioni (due giorni fa ha salutato Bergamo quella del maestro Helidon Xhixha “Elliptical Reflection”) che tanto interesse e apprezzamenti hanno sin qui già raccolto:





Elvino Motti “Angeli e Demoni”

Il trittico Angeli e demone è un lavoro iniziato nel gennaio 2023 e terminato nel 2024 che ha dato vita a un’opera monumentale, sia per dimensioni che per il peso. Scolpita in gran parte a taglio diretto, l’opera è ricavata infatti da un unico blocco di metacrilato del peso di 1100 kg. e alta oltre 2 metri. Protagoniste sono tre figure montate su basi girevoli in acciaio inox e dotate di luce led all’interno, il rosso a rappresentare per il diavolo e il bianco e l’azzurro per gli angeli. Il diavolo si manifesta all’interno della materia sotto forma di bolle gassose mentre gli angeli si presentano nella loro pienezza di materiale traslucido. L’opera finita sembra scolpita in una materia che pare sciogliersi nell’impalpabilità dell’atmosfera, delineandosi nei contorni di tre sagome esili, la cui diafana delicatezza induce un filtro tra il visibile e l’invisibile, senza disturbare la visione.



Max Marra “Alchimie di acqua, luce, colori, trasparenze”

Ideato per la rassegna mantovana 2024 della Biennale Art Light, l’opera installativa ha un importante riferimento all’acqua. Per Marra esiste un filo che collega gli uomini alla Terra e questo è il respiro dell’Universo, fatto di atomi di ossigeno e idrogeno che hanno dato vita al mondo che tutti conosciamo. L’acqua, origine di paesaggi straordinari, della cura del corpo e della salute, ha aggiunto bellezza alla bellezza e conferito un senso di quiete e di pace alle nostre vite.

L’opera ha tutti i riferimenti descrittivi e peculiari esplicitati nella didascalia “Alchimie di acqua, luce, colore, trasparenze” attraverso la quale l’artista desidera infrangere i drammi del nostro quotidiano e dare speranza di pace alle giovani generazioni capaci di rinnovata e fertile umanità.



Date: fino a domenica 19 gennaio 2025; Orari: in settimana 15–19; sabato e domenica 10 – 19

Ingresso: Intero 10 euro; ridotto (over 65 anni) 8 euro; online 9 euro. Gratuito fino ai 12 anni

Info: www.italianfineart.eu/

 

Tra le punte di diamante degli eventi collegati a Ifa e Baf, grande interesse e successo ieri per l’inaugurazione nella Sala Viterbi del palazzo della Provincia di Bergamo della mostra “10 + Modern Art”, gemellaggio artistico tra Bergamo e Venezia organizzato e diretto da Sergio Radici, insieme ad Anny Lazzari dell’Associazione Trasparenze di Venezia. Protagonisti del progetto, ospitato fino al 30 gennaio nella sede del Palazzo della Provincia di Bergamo e, a seguire, dal 3 al 16 febbraio presso la Chiesa di San Lorenzo di Venezia, sono dieci artisti bergamaschi e dieci veneziani chiamati a rappresentare con una propria opera due città apparentemente diverse, eppure tanto saldamente unite dalla storia, per riflettere su un comune patrimonio di indiscutibile valore.

 

Ifa e Baf hanno il sostegno degli storici main partner Banco Bpm Credito Bergamasco e Intesa San Paolo, a cui si è aggiunta quest’anno Mediobanca, promotrice con il proprio Centro studi di un focus sul mercato dell’arte e sulle connessioni tra arte e finanza. Grazie, inoltre, a DeniCar (mobility partner), Provincia di Bergamo e Federazione Italiana Mercanti d’Arte Fima (patrocinio)

 

 

Ufficio stampa & Relazioni esterne Promoberg

Marco Conti

mobile: 335.8082018 – e-mail: marco.conti@promoberg.it

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